Il 3 Aprile 2008 alle 16.00 si è tenuta la terza assemblea
autoconvocata
degli studenti di Tor Vergata, hanno partecipati molti studenti e
studentesse e il professor Guizzi docente del corso di studi di
Ingegneria Energetica ed Ingegneria Meccanica ed il professor Damascelli
docente di Analisi del corso di studi di Ingegneria Gestionale.
I professori sono venuti solamente per esporre il loro personale punto
di vista, e non come portavoce del corpo docenti. Il professor Guizzi ha
iniziato il discorso dicendo di non saper nulla sul problema degli esami
e sostenendo che riorganizzare il tutto è un problema grosso [quello che
sa a suo parere è che è stato un disastro]. Ha continuato decantando le
lodi del vecchio ordinamento e sostenendo che nel corso di laurea
dove è docente si sta lavorando per riportare la situazione simile al
vecchio ordinamento. Con una simpatica metafora sulle miscele di gas ha
spiegato che è difficile separare due gas che si sono mescolati tra
loro. Poi ha continuato illustrando la nuova riorganizzazione, da
documenti peraltro non pervenuti ai rappresentanti degli studenti
(almeno quelli presenti in assemblea) e sostenendo che i rappresentanti
avessero già questi documenti e che fossero numerosissime le presenze
degli stessi nei vari consigli. Cosa pienamente smentita dai 3
rappresentanti presenti in aula e dai verbali del Consiglio Di Facoltà e
dal Consiglio Del Corso Di Studi.
Altro problema per il professore è la futura organizzazione degli orari.
In sostanza il professore non ha avuto una posizione chiara ma ha tenuto
il piede in due staffe. Quando uno dei ragazzi ha chiesto se in sostanza
fosse d’accordo su mettere tutti gli appelli fruibili in ogni sessione,
prima ha risposto dicendo che si stava facendo, poi ha divagato dando
risposte non chiare.
In seguito c’è stato un intervento di un ragazzo che
spiegava la poca validità della metafora dei gas facendo notare che
comunque i gas sono stati messi da qualcuno lì dentro e che le cose non
sono state cambiate fino a quando non c’è stato un decreto ministeriale,
mentre in virtù dell’autonomia didattica si sarebbe potuto migliorare la
situazione anche prima se ci si teneva così tanto. Inoltre con il nuovo
ordinamento si sono create più cattedre e quindi più professori hanno
avuto un corso, e ricordando che comunque il nuovo ordinamento è stato
approvato all’unanimità.
Di seguito ha iniziato a parlare il professor Damascelli, docente di
Analisi nel corso di laurea di Ingegneria Gestionale. Il professore
sostiene la nostra causa e afferma che questi cambiamenti saranno utili
anche per i professori creando una migliore stabilità nella didattica,
perchè anche per i professori questo sistema è insostenibile.
Unico punto in cui discorda con noi è eliminare le propedeuticità. Il
professor Guizzi interrompe sostenendo che non ci sono le
propedeuticità.
Uno studente sostiene il contrario, cosa confermata da tutti quelli di
Ingegneria Informatica e dalla guida dello studente. Uno dei ragazzi
spiega che in realtà per la legge Berlinguer non ci devono essere
propedeuticità ma che in realtà sono mantenute in maniera ufficiosa.
Alla fine il professor Guizzi si allinea con Damascelli dicendo che è
d’accordo al 100%.
Un ragazzo comincia a spiegare che la situazione è tragica, non c’è
possibilità di sapere le cose nei vari consigli, i rappresentanti
vengono sempre avvertiti tardi delle decisioni che andranno prese. In
seguito interviene un altro ragazzo invitando ad avanzare proposte, e
intanto ne fa una lui, scrivere un documento sottoscritto da tutti gli
studenti da portare in presidenza.
Il successivo intervento è stato di alcuni ragazzi di Scienze, anche
loro in una situazione simile alla nostra. Anche loro dichiarano di
avere i nostri problemi e noi di Ingegneria stiamo arrivando alla stessa
situazione in cui sono loro adesso. Tra l’altro aggiungono, in questo
stesso giorno sono venuti al corrente di un Consiglio di Scienze
avvenuto a loro insaputa. Quindi affermano, che cercheranno di agire per
via burocratica e che poi si mobiliteranno anche loro.
Altro intervento da parte di uno studente che sosteneva che non ci
dovrebbe essere la propedeuticità perché se uno studente è in grado di
organizzarsi in altri ambiti lo è anche per gestirsi le proprie
conoscenze necessarie per seguire un esame. Le propedeuticità afferma
che possono servire per filtrare e bloccare l’accesso ad
altri esami e agli anni successivi.
Damascelli ribadisce la necessità delle propedeuticità ed è contro un
consiglio aperto precedentemente richiesto da alcuni studenti in
precedenza e sostiene sia incostituzionale (senza però citare l’articolo
della costituzione che vieta ciò). Un ragazzo afferma che invece ci sono
stati CCS aperti in altre Facoltà come Lettere e Scienze, quindi ci sono
dei precedenti.
Un ragazzo spiega anche che c’è il problema dei crediti che non vengono
distribuiti in modo equo e che spesso si fanno ore in più di lezione
(esercitazioni e varie) o esami al di fuori dell’orario delle lezioni,
ma che queste ore in puù non vengono rispecchiate nel numero di crediti.
Inoltre afferma che ci saranno delle date importanti da segnarsi e in
cui dobbiamo essere presenti cominciando dal CCS di Ingegneria
Informatica, lunedì prossimo il 7 aprile e se non verranno fatti passi
in nostro favore bisogna mobilitarsi, quindi la proposta è andare con
tutti gli studenti di ingegneria il 7 aprile al CCS e successivamente
fare lo stesso per i CCS degli altri corsi di laurea…
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